C’eravamo anche noi tra i 10.000 partecipanti alla Fiaccolata di Solferino 2019.
“Inutile che ripeta ogni volta l’emozione che provo ad essere su questo palco”. Ha iniziato così il suo discorso il Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC), Francesco Rocca, all’apertura della fiaccolata. “Sono momenti difficili per gli operatori umanitari, ci sentiamo frustrati: c’è chi cerca di trasformare i Principi in qualcosa di politico. Non considereremo mai un atto criminale salvare vite. Questo vale dal Mar Mediterraneo al Venezuela, dalla Siria, alla Palestina, alla Nigeria. Inutile venire qui a fare festa se non si è in grado di portare avanti questo messaggio. Ed è importante, perciò, ribadire questi principi proprio nei luoghi dove Henry Dunant ha iniziato tutto e dove fu ispirato da quelle donne che ebbero il coraggio di dire ‘Tutti Fratelli’. Probabilmente quelle madri, sorelle e figlie, risposero così a chi chiedeva loro perché aiutassero il nemico: questa è la rivoluzione dell’Idea della Croce Rossa. I tanti giovani che sono qui, alcuni dei quali provenienti da Paesi che vivono sulla loro pelle il dramma dei cambiamenti climatici, ne sono testimoni viventi. Voglio ricordare, qui in Piazza Castello, anche il giovane carabiniere di San Pellegrino, nostro volontario, che ha perso la vita in servizio. Grazie anche alle tantissime Sorelle presenti e ai volontari del Corpo Militare. Evviva la Croce Rossa, evviva la Mezzaluna Rossa!”