Sabato 1 aprile alcuni volontari del nostro comitato, l’Assessore alla Cultura del Comune di Arcisate Emanuela Sardella, accanto ad altri rappresentanti della Protezione Civile di Arcisate, hanno consegnato di persona il ricavato della 3° Marcia del cuore, tenutasi lo scorso 13 marzo, all’Istituto Comprensivo Simone De Magistris di Caldarola, provincia di Macerata. Un aiuto concreto reso possibile dall’iniziativa corale della camminata, ma soprattutto alla sensibile partecipazione della popolazione.
Riportiamo di seguito il testo dell’Assessore alla Cultura del Comune di Arcisate Emanuela Sardella
“È dal giorno in cui i telegiornali hanno trasmesso quelle immagini agghiaccianti che il nostro cuore continua a chiedersi: “Ma perché è successo tutto questo? Ma come potranno guardare al futuro le persone colpite da questa tragedia? E i bambini, fra quanto potranno riprendere ad avere una vita normale?” Tante domande, nessuna risposta…ma il desiderio nascosto di poter arrivare un giorno a poter fare qualcosa di concreto.
E come un puzzle che si compone pian piano, ecco avvicinarsi ad Arcisate la data di una manifestazione solidale ormai giunta alla terza edizione: LA CAMMINATA DEL CUORE, chiamata così perché è nata con la finalità di utilizzare il ricavato per acquistare alcuni defibrillatori da posizionare in punti strategici del paese.
Ma quest’anno… la parola “CUORE” ci ha portato al di fuori dei nostri confini territoriali, dritti verso quelle immagini e quegli sguardi spaventati che ci giungevano per televisione, da Paesi come il vostro. E in modo del tutto naturale, la nostra “camminata del cuore” ha assunto un significato diverso, ma altrettanto profondo: CAMMINARE PER RICOSTRUIRE.
Lo scorso 12 marzo… adulti, anche con cani o passeggini al seguito, anziani e bambini hanno animato la camminata non competitiva per le vie del paese, scortati dalle due bande presenti sul territorio comunale, con un punto di ristoro intermedio e la possibilità di pranzare all’arrivo. All’organizzazione hanno contribuito le varie associazioni del paese (indipendentemente dalla finalità per la quale operano nel quotidiano), dando un aiuto operativo e anche economico. Anche i singoli cittadini coinvolti, hanno dato il proprio aiuto a titolo gratuito per contribuire in prima persona a far diventare ancora più significativo il risultato finale.
L’aver individuato la Vostra SCUOLA come obiettivo al quale destinare il ricavato dell’iniziativa, ha sicuramente incentivato ulteriormente alla partecipazione.
Questo che vi portiamo oggi, gentilissima dirigente, gentili insegnanti e soprattutto cari bambini, è il risultato di quanto siamo riusciti a raccogliere per voi. Siamo consapevoli che euro 3’200,00 non basteranno a fare grandi acquisti o cambiamenti, ma sicuramente potranno contribuire a ridare qualche piccola speranza e, magari, a realizzare qualche piccolo ma importante sogno.
E questo perché, al di là del lato economico, la manifestazione ha creato un ponte di solidarietà… fatto con il cuore.
Unendoci in un unico coro, per dire GRAZIE AI CITTADINI DI ARCISATE, Vi auguriamo di poter tornare presto ad avere una rassicurante normalità!!”
Con questa lettera e con l’assegno alla mano, nella notte di sabato 1 aprile siamo partiti, direzione Caldarola, Macerata. Accompagnata da alcuni volontari di Croce Rossa e di Protezione Civile (che ringrazio particolarmente per essersi messi a disposizione e per aver condiviso con me questa esperienza), man mano che passavano i minuti e che ci avvicinavamo al centro Italia, mettevo a fuoco i pensieri e cercavo di immaginare come avrei vissuto le ore successive. Ero pronta a tutto: all’ufficialità della cerimonia di consegna, allo scenario delle case distrutte, all’incontro con i bambini. O almeno lo credevo.
Dopo aver appoggiato il piede su quella terra ferita, in un attimo le mie convinzioni e il mio coraggio sono venuti meno. Cosa dire di fronte al Sindaco che ci ha accolti e ci ha accompagnati a vedere i resti di un paese classificato tutto zona rossa, ovvero inagibile?? Al suo sconforto quando ci ha mostrato le foto di questo bellissimo borgo che contava 1400 abitanti, ridotti ora a circa 600, che dormono nei container condividendo servizi e beni di prima necessità?? Cosa dire di fronte alla sua amarezza e rabbia dovuta alla macchinosa macchina degli aiuti, che tiene ferma la situazione al 24 agosto scorso? Le sue parole “io sono come un tendine lacerato, ancora un po’ e mi spezzo” mi risuonano ancora oggi nella mente.
Al termine del nostro giro, abbiamo potuto raggiungere la scuola. L’edificio è completamente distrutto all’interno e, come tanti altri, in attesa di ricostruzione. Nel frattempo le classi dell’istituto de Magistris sono state adagiate in un capannone industriale (ex colorificio). L’incontro con dirigente, insegnanti e alunni è stato davvero emozionante: Fabiola Scagnetti, la dirigente, mi ha accolto con un CALOROSO ABBRACCIO che ha significato più di 1000 parole; gli insegnanti con un sorriso carico di speranza; i ragazzi increduli e grati a “queste persone” venute apposta per portare loro un aiuto concreto. Per non parlare dello stupore di tutti, sia quando hanno appreso che le associazioni di un paese a circa 600 km di distanza si sono unite per questa iniziativa di solidarietà, sia quando hanno letto la cifra della donazione!!
Insomma, ci hanno davvero accolti con gioia e con il cuore in mano. Un cuore ferito ma che ha tanta, tanta voglia di ricominciare a sperare.
Da parte mia, non posso far altro che ringraziare Fabiola (darci del “tu” è stato naturale) e i suoi ragazzi per l’insegnamento che implicitamente ci hanno dato; le associazioni di Arcisate che hanno attivamente partecipato all’organizzazione della 3^ Camminata del Cuore, e TUTTI I CITTADINI che hanno creduto in questo risultato.
Arrivederci alla prossima camminata: è proprio vero che “l’unione fa la forza”… se poi è un’unione fatta col cuore porta davvero molto lontano!!
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